Secondo quanto riportato dalla “Rosea”, ci sono sviluppi significativi riguardo alla proprietà dei terreni che potrebbero concretizzarsi rapidamente. Recentemente, dirigenti di Milan e Inter, insieme a emissari delle rispettive proprietà, hanno incontrato rappresentanti del Ministero della Cultura e della Soprintendenza a Roma. L’incontro è stato considerato positivo e ha accelerato le valutazioni che l’Agenzia delle Entrate dovrà effettuare sui terreni e sullo stadio. L’importo totale per l’acquisto, al lordo delle tasse, è stato stimato intorno ai 175-200 milioni di euro, comprendendo sia l’attuale struttura che i terreni adiacenti. Questo acquisto permetterebbe di rendere tutta l’area di San Siro proprietà dei due club, se concretizzato.
Entro metà novembre, la cifra sarà ufficializzata ai club, un passaggio cruciale per avviare il processo di “manifestazione di interesse” che darebbe inizio ai lavori. Tuttavia, secondo fonti interne, il Milan considera la cifra troppo elevata, mentre l’Inter la trova eccessiva ma meritevole di approfondimento. Indipendentemente dagli sviluppi, il processo è ancora lungo: nella migliore delle ipotesi, la posa della prima pietra non avverrà prima della seconda metà del 2026.
È ormai certo che il nuovo stadio si farà, ma le ultime indicazioni suggeriscono che sarà costruito all’interno della città di Milano, accanto all’attuale stadio Giuseppe Meazza a San Siro. Saranno quindi escluse opzioni come Rozzano e San Donato. Anche se il presidente del Milan, Scaroni, ha lasciato una porta aperta su un possibile progetto nell’hinterland milanese, entrambi i club hanno rifiutato in passato la ristrutturazione dell’attuale impianto proposta dalla WeBuild, evidenziando così la preferenza per un nuovo stadio.
Ora ci sono due novità significative: non ci sarà demolizione totale del Meazza, e i terreni e l’impianto dovranno diventare di proprietà privata, al fine di evitare problematiche con la comunità milanese. Questo approccio mira a facilitare il processo e garantire il supporto necessario per il progetto, che potrebbe portare a una nuova era per il calcio a Milano.
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