Negli ospedali dell’Emilia-Romagna verranno istituiti da quattro a sei centri regionali contro il tumore al pancreas, una malattia in aumento e complessa da trattare. La sottosegretaria alla presidenza Manuela Rontini ha annunciato questa iniziativa durante il question time della Regione, specificando che uno dei centri sarà localizzato all’ospedale di Forlì, che soddisfa già i requisiti necessari.
Il consigliere di Fratelli d’Italia, Nicola Marcello, ha espresso insoddisfazione per la decisione, evidenziando che l’ospedale Infermi di Rimini avrebbe potuto essere un hub appropriato grazie alle sue professionalità e ai numeri relativi al tumore al pancreas. Marcello ha sottolineato che Forlì non è facilmente raggiungibile per i cittadini di Rimini, e ha lamentato una continua perdita di professionalità per il nosocomio riminese.
Rontini ha inoltre specificato che le “Pancreas unit” nasceranno in base alla rete oncologica e oncoematologica della regione, adottando un approccio multidisciplinare. Ogni unità dovrà servire un bacino di popolazione compreso tra 700.000 e 1,2 milioni di abitanti, e dovrà eseguire almeno 30 resezioni pancreatiche all’anno, puntando a 50 nel giro di tre anni. Tra i requisiti richiesti, ci sono una mortalità post-operatoria a 90 giorni inferiore al 10% (con l’obiettivo di scendere al 5%) e una sopravvivenza dopo tre anni pari o superiore al 35%. Queste misure mirano a garantire una migliore cura per i pazienti affetti da questa patologia.
