A San Valentino, i fiori: prima un regalo, poi un delizioso piatto

La violaciocca è una pianta che si sposa perfettamente con i fiocchi di latte, presentandosi con l’aspetto di un gelato e un retrogusto simile a chiodi di garofano e ravanello nero. In un negozio di Parigi, i fiori e le piante vengono venduti con un valore aggiunto: la possibilità di essere consumati. I tempi delle sole rose rosse per San Valentino, peraltro importate, sono superati. La proprietaria del negozio, una giovane di 34 anni, incoraggia i clienti a esplorare e apprezzare una varietà di fiori che possono celebrare l’amore e la passione, coltivati nelle vicinanze e adatti anche per la tavola. Oltre ai fiori commestibili, la proprietaria crea composizioni che attirano tanto l’aspetto visivo quanto quello gastronomico. Per esempio, il “Garofano dei poeti” ha un sapore che ricorda quello delle caramelle e può essere abbinato a molti piatti. Questo approccio innovativo non solo arricchisce l’offerta ma promuove una nuova concezione di fiori e piante, trasformandoli in elementi non solo decorativi ma anche gastronomici, per vivere esperienze sensoriali uniche. In questo modo, il negozio non si limita alla tradizionale vendita di fiori, ma si propone come un luogo dove bellezza e gusto si incontrano, stimolando la curiosità dei clienti e proponendo un’alternativa interessante per le celebrazioni e i regali. La combinazione di estetica e sapore rende l’esperienza di acquisto non solo visivamente appagante, ma anche deliziosa, aprendo la strada a nuove tendenze nel mondo della floricoltura.