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martedì, Ottobre 8, 2024
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A Torino, cuore e fegato uniti in un unico impianto

Un eccezionale trapianto combinato di cuore e fegato è stato recentemente eseguito all’ospedale Molinette di Torino, un’operazione rara con pochissimi precedenti in Italia e in Europa. L’intervento ha avuto una durata di dodici ore e ha coinvolto due équipe mediche che hanno lavorato contemporaneamente come se stessero trattando un unico organo. La paziente, una donna di 38 anni proveniente da Roma e con una grave cardiopatia congenita, è stata inserita nella lista nazionale per trapianti urgenti a causa dei danni al fegato causati dalla sua malattia.

Gli organi provengono da un donatore lombardo, e il processo per trovare un donatore compatibile è stato facilitato dalla collaborazione tra il Centro Nazionale Trapianti e il Centro Regionale Trapianti del Piemonte. Diverse équipe di cardiochirurghi ed epatochirurghi hanno preso parte all’intervento, con il direttore di cardiochirurgia delle Molinette, Mauro Rinaldi, e il direttore del dipartimento di trapianti, Renato Romagnoli, a guidare le operazioni. I chirurghi hanno dovuto isolare e rimuovere il cuore malato della paziente, mentre simultaneamente rimuovevano il fegato dal donatore.

Durante l’operazione, è stata utilizzata una macchina cuore-polmoni per mantenere la paziente in vita, permettendo ai chirurghi di effettuare i collegamenti vascolari per il trapianto degli organi. La novità principale di questo intervento consiste nel fatto che il cuore è stato trapiantato mantenendo la sua connessione con il fegato, trattando i due organi come se fossero un’unica unità. Questo approccio riduce i tempi di sofferenza ischemica per gli organi, facilitando una ripresa più rapida della loro funzione.

L’intervento ha richiesto anche l’uso di numerose unità di sangue provenienti dalla banca del sangue dell’ospedale. Giovanni la Valle, direttore generale della Città della Salute di Torino, ha elogiato il lavoro svolto dalle diverse équipe e ha sottolineato l’importanza delle donazioni di organi e sangue per il successo di tali operazioni straordinarie. La paziente attualmente è ricoverata in terapia intensiva e sta proseguendo le cure per un eventuale trasferimento in un reparto di degenza.

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