Nella sinistra-centro si festeggia la riconferma del sindaco di Trento, una vittoria attesa e prevedibile, simile a una partita tra una squadra di alta classifica e una di bassa. La destra-centro, definita il “Club Ibis” della politica, mostra divisioni e incapacità di proposte concrete, soffrendo le conseguenze di una campagna priva di sostanza. L’analisi del risultato suggerisce che, nonostante il trionfo, la scarsa affluenza alle urne evidenzia una crisi di partecipazione. Meno della metà della popolazione ha votato, e questo fa sorgere dubbi sulla legittimità della vittoria, anche se i critici cadono in argomentazioni superficiali.
La democrazia elettorale richiede il rispetto dei voti, qualunque sia il numero dei partecipanti. La diserzione del voto è un tema serio che deve interrogare sia i vincitori che i vinti. Non votare non è solo un atto di ribellione, ma una questione complessa che richiede attenzione. È fondamentale che la politica si confronti con questa realtà, evitando di cercare scuse e di ignorare il malcontento generale.
Le elezioni evidenziano la distanza crescente tra politica e società, con un’inadeguata comprensione delle esigenze dei cittadini. Spesso, il dibattito politico si basa su slogan e retorica piuttosto che su proposte concrete e negoziazioni. La mancanza di coraggio nel cambiare idea e nel riavvicinarsi ai cittadini potrebbe essere causa di un ulteriore allontanamento degli elettori. Una politica più umile e attenta alle reali problematiche potrebbe migliorare la fiducia degli elettori e il coinvolgimento nelle future consultazioni.
Fonte: www.ildolomiti.it