Giovanna Castiglioni ricorda con affetto suo padre, Achille Castiglioni, architetto e designer di fama, nato il 16 febbraio 1918. Ricorda come lui le insegnasse a non prendersi troppo sul serio e a mantenere un approccio leggero alla vita. Per celebrare il compleanno di Achille, Giovanna ha organizzato un’iniziativa su Instagram, invitando le persone a condividere brevi video accendendo lampade progettate dal padre, come la Parentesi e l’Arco, simboli di un’estetica che ha attraversato generazioni.
In Fondazione Achille Castiglioni a Milano, dal mese di maggio per un anno, sarà allestita una mostra intitolata “Non prendiamoci troppo sul serio”, dedicata al gioco e al divertimento, riflettendo l’approccio ludico di Achille. Tra gli oggetti della fondazione, Giovanna avrebbe scelto l’interruttore rompitratta, simbolico e significativo.
Achille Castiglioni era noto per la sua sperimentazione e curiosità. Giovanna, che sta studiando per diventare counselor, ha iniziato a fare piccoli esperimenti chiedendo alle persone che oggetto sarebbero in una casa. Descrive suo padre come un “ragazzo del 1918” che non è mai invecchiato, capace di spaziare dalla progettazione di aspirapolvere a lampade.
Giovanna sottolinea che Achille non si aspettava il grande successo dei suoi progetti. Era concentrato sulla produzione e non gli importava del marketing. Sottolinea l’importanza di continuare a raccontare la storia del design italiano, fatto da maestri come suo padre e altri della sua generazione. Oggi, spetta a noi valorizzare il loro lascito e affrontare le sfide moderne con la stessa creatività e rispetto che li caratterizzava.