Maria Luisa Carrà Borgatti, che avrebbe compiuto 91 anni fra meno di un mese, è deceduta di recente. Laureata in Lettere antiche, ha avuto una carriera significativa come docente, preside e ispettrice, mostrando un’energia straordinaria. Era una persona colta, pragmatica e dotata di un intenso senso dell’ironia, che la rendeva particolarmente affabile. Per molti anni ha ricoperto la carica di presidente della Società Dante Alighieri, un ruolo che le ha permesso di viaggiare, organizzare convegni e relazioni, e di incontrare molte persone. Insegnò per anni nelle scuole magistrali, diventando poi preside a Ro Ferrarese e all’Einaudi.
Pur rimanendo vedova, Carrà Borgatti non ha mai perso lo slancio e ha continuato a impegnarsi in una vasta attività culturale, sia all’interno della Società Dante Alighieri che in altri contesti. Era conosciuta anche nella redazione del Carlino, in particolare negli anni 2000, dove il suo legame con il giornale si è rafforzato diventando parte della giuria di valutazione nel campionato di giornalismo. Non avendo figli, lasciò diversi nipoti, che la ricordano con affetto. Uno di loro sottolinea il suo eccezionale contributo alla vita culturale della città. Anche Pasquina Ferrari, con cui ha condiviso esperienze nella Dante, ricorda con grande affetto il suo impatto e la sua personalità. L’ultimo saluto a Maria Luisa Carrà Borgatti avrà luogo lunedì alle 15 nella chiesa dell’Addolorata.
