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Aggressione al Medico e Distruzione al Pronto Soccorso: Arrestato un 19enne al Santa Chiara di Trento

Un medico del pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara di Trento è stato aggredito da un giovane di 19 anni di origini nordafricane la sera del 14 ottobre. Il ragazzo ha iniziato a dimostrare segni di aggressività a causa della lunga attesa, urlando contro il personale sanitario e gli addetti alla vigilanza. Quando un medico è intervenuto per calmarlo, il giovane lo ha colpito con calci e pugni. Non contento, ha anche colpito una vetrata della camera di triage con la testa, provocando danni. Durante l’aggressione, ha minacciato i presenti.

Fortunatamente, il medico aggredito, secondo quanto riportato dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari, non ha subito gravi conseguenze e ha potuto continuare il suo turno di lavoro. Subito dopo l’episodio, sono intervenuti i carabinieri di Trento, che hanno arrestato il 19enne, portandolo poi nel carcere di Spini di Gardolo. I rappresentanti dell’Apss hanno espresso “profonda solidarietà” nei confronti del medico e delle persone presenti al pronto soccorso durante l’incidente.

L’Azienda provinciale per i servizi sanitari ha sottolineato l’importanza di affrontare episodi di violenza come quello verificatosi, dichiarando che non possono essere considerati casi isolati. È fondamentale mettere in atto interventi strutturati per garantire ambienti di lavoro sicuri per tutti gli operatori sanitari. Apss sta lavorando costantemente per trovare soluzioni organizzative e logistiche che possano prevenire tali violenze in futuro. La sicurezza del personale e dei pazienti è ritenuta una priorità assoluta per l’Azienda.

L’incidente ha sollevato questioni sulla protezione del personale sanitario, con richieste di misure più efficaci per evitare il ripetersi di atti violenti nei contesti ospedalieri. Le istituzioni sanitarie sono sotto pressioni crescenti per garantire che gli operatori possano lavorare in un ambiente sicuro, e il coinvolgimento delle forze dell’ordine è spesso ritenuto necessario in situazioni di crisi come quella avvenuta al pronto soccorso di Trento.

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