L’organizzazione guidata dal consigliere di stato ticinese Fabio Regazzi (Centro) delinea una strategia basata su cinque assi principali. Il primo obiettivo è intensificare la diplomazia commerciale, sfruttando i contatti stabiliti con l’amministrazione Trump. In secondo luogo, viene proposta la rinuncia a contromisure contro eventuali problematiche commerciali. Il terzo punto consiste nella conclusione rapida di ulteriori accordi di libero scambio. Quarto, è fondamentale chiarire le relazioni economiche della Svizzera con l’Unione Europea, richiedendo la pubblicazione immediata del testo degli accordi negoziati per fornire alla comunità economica un quadro chiaro e trasparente. Infine, il quinto asse si concentra sull’aumento della produttività attraverso un pacchetto di riforme completo, orientato a semplificare le procedure per le piccole e medie imprese (PMI), riducendo la burocrazia e liberandole da regolamenti amministrativi eccessivi. L’USAM sottolinea inoltre l’importanza di rivalutare le prestazioni economiche, chiedendo di porre fine all’espansione incontrollata del servizio pubblico e degli aiuti sociali. Questa strategia intende non solo migliorare le relazioni commerciali e produttive della Svizzera, ma anche garantire un ambiente più favorevole per le PMI e un approccio più sostenibile e responsabile nella gestione della politica economica e sociale.