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venerdì – 18 Luglio 2025

AI e Credito: Solo il 27% delle Aziende Italiane Sfrutta il Potenziale

L’intelligenza artificiale sta guadagnando terreno nei vari settori, ma la sua adozione nel credit management sembra procedere a rilento. Un’indagine condotta da Opyn, in collaborazione con Ipsos, ha rivelato che solo il 27% delle medie e grandi aziende italiane utilizza questa tecnologia per valutare il merito creditizio dei clienti.

Il report si basa su oltre 70 interviste a CFO e dirigenti finanziari di aziende, insieme a 13 istituzioni, incluse grandi banche e fintech. Le banche hanno già implementato strumenti avanzati di AI per diverse funzioni, mentre le aziende continuano a fare affidamento su metodi tradizionali e relazionali. Secondo Antonio Lafiosca, co-fondatore di Opyn, il settore è in transizione: le banche cercano efficienza attraverso l’AI, ma le aziende affrontano ostacoli culturali e organizzativi.

Dalla ricerca emerge che l’89% delle aziende ha avviato progetti di AI, prevalentemente in ambiti come marketing e assistenza clienti, lasciando indietro la sfera amministrativa e creditizia. Solo il 16% delle imprese che utilizzano l’AI per le valutazioni si avvale di risorse interne, mentre l’11% si affida a fornitori esterni. Al contrario, le banche tendono a sviluppare soluzioni interne per la gestione del rischio.

Le aziende sono divise sull’impatto dell’AI sull’accesso al credito, con il 49% che non ha chiara consapevolezza e il 40% preoccupato per una possibile riduzione dei prestiti. Inoltre, il processo decisionale rimane in gran parte affidato alla valutazione umana.

Il mercato dell’AI nel settore dei crediti è previsto in rapida crescita, con un valore atteso di 29,58 miliardi di dollari entro il 2029. Nel 2024, gli investimenti in AI in Italia hanno raggiunto i 1,2 miliardi di euro, segnando una crescita significativa, ma l’Italia resta indietro rispetto ad altri paesi europei. L’uso di chatbot, ottimizzazione marketing e lead scoring rappresentano le applicazioni più diffuse in questo contesto.

Rielaborazione: RassegnaNotizie.it
Fonte: www.simplybiz.eu

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