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domenica, 22 Giugno, 2025
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Al Forum di Davos: Scenari Futuri da Washington al Medio Oriente

Circa 3.000 partecipanti da oltre 130 Paesi sono attesi al 55esimo Annual Meeting del World Economic Forum, che inizia oggi a Davos, in Svizzera. La sicurezza è imponente e per cinque giorni la cittadina di montagna è affollata. Gli abitanti affermano che è un buon momento per sciare in quanto le piste sono perlopiù deserte. Fino al 1971, Davos era conosciuta solo come meta sciistica e come fonte di ispirazione per Thomas Mann nel suo romanzo “La montagna incantata”. Da oltre 50 anni, a gennaio, si tiene questo importante convegno, sospeso solo durante la pandemia, che riunisce leader politici ed economici. Quest’anno si discuterà il tema “Collaborazione nell’era intelligente”, affrontando come rilanciare la crescita, utilizzare nuove tecnologie e rafforzare la resilienza sociale ed economica in un contesto di tensioni geopolitiche e cambiamenti economici. Sono attesi 350 leader governativi tra cui 60 capi di Stato e di governo. Il Forum inizia in coincidenza con l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, il quale parteciperà in videocollegamento, stimolando dibattiti sulla sua politica e sui possibili effetti sul conflitto ucraino. Altri temi trattati includeranno la tregua in Medioriente e rischi globali come i conflitti armati e la disinformazione. Klaus Schwab, fondatore del Forum, ha sottolineato che la transizione verso un’era intelligente comporta rischi ma offre anche opportunità per superare le sfide attuali, con la collaborazione come fondamento. Tra i partecipanti si annoverano Ursula Von Der Leyen, Olaf Scholz, Javier Milei e altri leader mondiali e rappresentanti di organizzazioni internazionali. Sarà presente anche il Ministro della Salute italiano Orazio Schillaci.

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