Il Ministero delle Imprese e del made in Italy ha deciso di incrementare le risorse per la filiera dell’automotive, destinando 2,5 miliardi di euro nel triennio, di cui 1,6 miliardi per il 2025. Parte di questi fondi sarà utilizzata per promuovere investimenti verso la diversificazione produttiva, inglobando settori come l’aerospazio e la difesa. Nel corso di un tavolo il 14 marzo, il ministro Adolfo Urso ha sottolineato come la cifra totale rappresenti un aumento rispetto all’accordo precedente con Stellantis, dove si era parlato di 1,6 miliardi.
Le nuove misure includono circa 1 miliardo per Accordi per l’innovazione, 870 milioni in contratti di sviluppo e 220 milioni in mini contratti. Inoltre, sono previsti 200 milioni per il credito d’imposta su spese di ricerca e innovazione. Quest’ultima misura, chiesta dalle aziende del settore, deve ancora essere definita, ma punta a supportare l’innovazione nelle attività del comparto automotive.
Urso ha annunciato che non sarà rinnovato l’Ecobonus, considerato inefficace, e ha proposto un piano europeo per incentivare l’acquisto di veicoli ecologicamente sostenibili. Le risorse pubbliche precedentemente riservate a Stellantis saranno impiegate per sostenere gli investimenti delle aziende della componentistica, puntando su settori ad alto potenziale di crescita come la difesa, l’aerospazio e la cybersicurezza. Infine, nella seconda parte dell’anno, dovrebbe partire un intervento per incentivare la domanda tramite Leasing sociale per veicoli a basse emissioni, una iniziativa già prevista lo scorso anno ma non attuata.
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