In risposta alle dichiarazioni di Shuhei Yoshida sull’importanza di NieR: Automata per il rilancio dell’industria videoludica giapponese, il director Yoko Taro ha condiviso un retroscena sullo sviluppo del gioco. Taro ha rivelato di aver ricevuto istruzioni specifiche per non preoccuparsi delle recensioni occidentali, il che ha contribuito a mantenere il design del gioco originale e “strano”, in contrasto con gli standard dell’epoca. Negli anni tra il 2000 e il 2010, gli sviluppatori giapponesi stavano affrontando una crisi, cercando di adeguarsi ai cambiamenti di mercato che privilegiavano grafiche fotorealistiche e produzioni ispirate a Hollywood, ma con risultati deludenti.
Yoshida ha affermato che la situazione è cambiata nel 2017 con l’uscita di NieR: Automata, che ha segnato una sorta di resurrezione per l’industria videoludica giapponese. Taro ha confermato che Square Enix gli ha “ordinato” di sviluppare un gioco per il mercato giapponese, senza l’intenzione di compiacere il pubblico occidentale. Il producer Sato ha specificato che non era necessario cercare di soddisfare le aspettative internazionali, poiché si sarebbe riusciti comunque ad attrarre un vasto pubblico giapponese.
Contrariamente alle previsioni iniziali, NieR: Automata ha avuto un enorme successo globale, superando i nove milioni di copie vendute nel 2024. Questo successo ha dimostrato che un approccio autentico e originale può riscuotere un ampio consenso anche al di fuori del mercato di riferimento.