SOS politica industriale: l’Europa affronta una grave crisi di de-industrializzazione, con una competitività in calo rispetto agli Stati Uniti. Urge abbattere il costo dell’energia e superare i tecnicismi burocratici e ideologici, mentre il contesto economico si presenta incerto e volatile. Durante un convegno organizzato da Piccola Industria Confindustria in collaborazione con Confindustria Lombardia, si è levato un forte allarme sulla situazione attuale. La produzione industriale è diminuita del 3,5%, una realtà evidenziata da Emma Marcegaglia, imprenditrice e già presidente di Confindustria, la quale guida un importante gruppo industriale nel settore della trasformazione dell’acciaio. Marcegaglia ha sottolineato le difficoltà congiunturali e un mancato incasso stimato in 42 miliardi di euro per il secondo anno consecutivo, unito alle preoccupazioni per i dazi. Il ministro del Mef, Giancarlo Giorgetti, ha riferito di misure imminenti per affrontare il caro bollette ma le tariffe sono aumentate del 21% rispetto all’anno precedente, con ulteriori rincari previsti. La risposta delle piccole e medie imprese, che costituiscono il 97% del tessuto imprenditoriale, è quella di fare squadra per difendere e rigenerare un patrimonio industriale attraverso le Filiere, promuovendo formazione e aggiornamento per facilitare la transizione digitale ed energetica. Questo approccio mira a mantenere un equilibrio tra identità locale e competitività globale. Resta da vedere se queste iniziative saranno sufficienti per affrontare le sfide attuali.