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venerdì, 7 Febbraio, 2025
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Allerta tra gli Allevatori Amatoriali Italiani: Una Direttiva Europea Minaccia il Settore

Migliaia di allevatori amatoriali italiani lanciano un allarme riguardo a una nuova direttiva europea, mal interpretata in Italia, che potrebbe compromettere le loro attività. Si stima che l’80% degli allevatori, quelli amatoriali, rischi di chiudere, a favore solo delle grandi strutture commerciali. Gli allevatori richiedono una legge nazionale che regoli con chiarezza l’attività cinotecnica nel paese, poiché l’attuale normativa risulta frammentata e confusa, favorendo l’allevamento illegale e il commercio di cuccioli non sani.

Una legge quadro nazionale, secondo gli allevatori, è essenziale per tutelare il benessere degli animali, garantendo standard qualitativi elevati per l’allevamento e la riproduzione. Inoltre, sarebbe fondamentale per combattere l’allevamento illegale, che porta alla diffusione di cuccioli malati, e per preservare le razze canine, sostenendo chi si dedica alla loro selezione. Il decreto legge 134/2022, che recepisce la direttiva europea, introduce definizioni che potrebbero gravemente penalizzare gli allevatori amatoriali, con rischi per la biodiversità canine e il benessere degli animali.

Gli allevatori amatoriali svolgono un ruolo cruciale nel mondo cinofilo, curando i cani e preservando le caratteristiche delle varie razze. Pertanto, richiedono un intervento urgente del governo per correggere le incoerenze normative, avviando un tavolo tecnico con le parti interessate per elaborare una nuova legge chiara e efficace, in grado di garantire il benessere degli animali e la sostenibilità dell’attività cinotecnica in Italia.

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