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venerdì, 7 Febbraio, 2025
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Almasri: Un viaggio attraverso l’Europa e il risveglio della CPI

Nei talk show italiani si discute ampiamente della scarcerazione di Almasri. La giornalista Daniela Preziosi descrive il ministro Piantedosi come “tenerezza”. Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, accusa il governo Meloni di proteggere i trafficanti di esseri umani, affermando che Almasri, un torturatore e stupratore con legami con il governo di Tripoli, è stato sostenuto dall’Italia. Peter Gomez del Fatto Quotidiano afferma che “ha vinto la ragion di Stato”. Claudia Fusani critica il governo, definendolo ridicolo. Antonio Tajani, ministro degli Esteri, difende la decisione, spiegando che ci sono vizi procedurali che hanno reso nullo l’arresto. Francesco Paolo Sisto, di Fratelli d’Italia, insiste che l’Italia non è sotto scacco di nessuno. Nicola Procaccini sottolinea che trattenere illegittimamente Almasri avrebbe causato un grave incidente diplomatico.

Le posizioni divergere tra i politici: Nicola Fratoianni riferisce che gli accordi con la Libia sono “infami”, mentre Davide Faraone avverte che la linea del governo non è chiara. Augusto Minzolini suggerisce di non anticipare giudizi e di rivedere la politica italiana in Libia dal 2015. Tuttavia, la maggior parte degli interventi critica la decisione del governo, sostenendo che Almasri è stato liberato per timori riguardo a rivelazioni potenzialmente dannose. Tomaso Montanari esprime la sua indignazione di fronte alla libertà concessa a un “mostro”, evidenziando un abisso morale. Infine, Italo Bocchino afferma che la Corte penale internazionale ha aperto un caso contro l’Italia.

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