Negli ultimi mesi, Amazon ha intensificato la sua lotta contro la pirateria degli eBook. Ha prima impedito l’accesso al sistema operativo sui nuovi Kindle per il download dei libri tramite USB e poi ha dismesso la funzione “Scarica e trasferisci via USB”. Questa funzionalità, usata all’inizio per trasferire libri senza Wi-Fi, era l’unico modo per caricare contenuti dal sito Amazon.
Un’altra restrizione prevede che gli utenti debbano aggiornare l’applicazione Kindle per Android all’ultima versione; dal 26 maggio 2025, le versioni precedenti non supporteranno più il download di contenuti. Queste decisioni si devono al fatto che un DRM usato da Amazon è stato bucato, permettendo la rimozione del DRM e la distribuzione illecita dei file. Anche se in Italia esiste un diritto alla copia privata, la presenza di un DRM ne invalida l’esercizio.
La pirateria non è però l’unico motivo per cui un utente vorrebbe fare un backup dei libri digitali. Alcuni vogliono conservare edizioni specifiche, mentre altri desiderano trasferire la loro libreria su dispositivi non Kindle. La questione si collega anche alla pirateria nel calcio, con i major broadcaster che usano DRM già bucati.
Inoltre, l’attuale sistema di DRM non sembra soddisfare le esigenze contemporanee degli eBook, specialmente per contenuti grafici. Non esiste un formato aperto e scalabile che possa rispondere a queste necessità. Amazon, come principale editore digitale, ha il potenziale per colmare questo vuoto. Tuttavia, i lettori che hanno acquistato centinaia di libri su Amazon potrebbero trovarsi impossibilitati a utilizzarli su lettori diversi, con il rischio di optare per soluzioni illecite.
Fonte: www.dday.it
