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sabato, 8 Febbraio, 2025
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Anche Dante Sotto Accusa di ‘Amichettismo’

Dante Alighieri fu accusato di amichettismo nel 1300 per aver favorito il rientro anticipato dall’esilio dell’amico Guido Cavalcanti a Firenze. Chiara Mercuri, storica e docente, spiega in un articolo su Treccani.it che questa accusa intimidì Dante, come evidenziato da una lettera perduta indirizzata ai Fiorentini, in cui si scusava di aver preso tale decisione solo perché non era più priore. I priori in carica, a sua difesa, agirono in base alle gravi condizioni di salute di Cavalcanti, che aveva contratto malaria e morì pochi giorni dopo il suo rientro, il 29 agosto 1300.

Nel 2024, la parola amichettismo, coniata da Fulvio Abbate, è entrata nei neologismi di Treccani come sinonimo di familismo e nepotismo, in particolare in politica, dove i leader solitari contrastano con coloro che operano in gruppo, definiti amichettisti. Tuttavia, si sottolinea che il termine ha storicamente un significato diverso, riferendosi a un conformismo culturale piuttosto che a favoritismi in ambito politico. Abbate avvertiva dei pericoli di definire “amichettisti” figure storiche come Carlo Rosselli, che sosteneva pubblicamente amici antifascisti, o il movimento Gruppo 63, che dava voce a un’idea culturale condivisa.

Si rischierebbe di arrivare al paradosso di definire amichettista anche Gesù di Nazaret, il quale scelse i suoi più stretti amici per costruire la propria Chiesa, senza che questi avessero privilegi particolari se non quello di condividere con lui le difficoltà.

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