Il ritorno al sistema proporzionale e la possibilità di accordi nei collegi maggioritari sono temi caldi nel dibattito politico italiano. Elly Schlein, leader del Partito Democratico (Pd), sostiene che l’unica via per un’alternativa di governo di centrosinistra sia la collaborazione tra opposizioni su questioni concrete, come il salario minimo e la sanità. Le sue osservazioni giungono in risposta a Dario Franceschini, ex ministro e segretario dem, che ha proposto una strategia di corsa separata alle prossime elezioni, focalizzando su una parte proporzionale e cercando accordi solo per quella maggioritaria. Questa proposta è stata accolta con scetticismo all’interno del Pd, dove molti ritengono necessario mantenere una visione unitaria.
Matteo Renzi ha preso sul serio l’idea di Franceschini, proponendo di trasformarla in una legge elettorale per reintrodurre le preferenze. D’altro canto, il Movimento 5 Stelle ha risposto alla proposta con un approccio di valutazione situazionale, escludendo alleanze strutturali ma considerando accordi temporanei in base agli eventi elettorali.
Alcuni membri del Pd, come Alessandro Alfieri, criticano l’approccio pragmatico di Franceschini, evidenziando l’importanza di una vocazione riformista e plurale per il partito. Alfieri invita a riscoprire un metodo partecipativo, simile a quello usato nella battaglia per l’Autonomia differenziata. Infine, ci sono preoccupazioni sulla tempistica della proposta di Franceschini, poiché si teme che un dibattito su cambiamenti legislativi e strategie possa non portare i frutti sperati se avviato a distanza di oltre due anni dalle elezioni.