17.2 C
Roma
venerdì, 25 Aprile, 2025
HomePoliticaAppello alle Armi: Una Riflessione sulla Democrazia e la Politica

Appello alle Armi: Una Riflessione sulla Democrazia e la Politica

Mentre a New York si svolgeva una settimana internazionale per l’abolizione delle armi nucleari, il 4 marzo 2025 Ursula von der Leyen ha presentato il progetto “ReArm Europe”, previsto per mobilitare quasi 800 miliardi di euro per incrementare la spesa della difesa in Europa. La presidente ha sottolineato che un aumento dell’1,5% del PIL per la difesa potrebbe creare uno spazio fiscale di circa 650 miliardi in quattro anni. Tuttavia, per chi lotta per la pace, questa “chiamata alle armi” riflette una continuità di scelte sbagliate, riprendendo discussioni avviate dopo l’invasione russa dell’Ucraina.

Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento, evidenzia che l’Europa ha perso l’occasione di diventare una “potenza di pace” dopo la caduta del Muro di Berlino. La crescente spesa militare non ha portato a una maggiore sicurezza, ma ha invece alimentato conflitti. Valpiana critica il programma “ReArm EU” per rispondere più a esigenze propagandistiche che a reali necessità di sicurezza, e propone alternative come tassare i profitti dell’industria militare e investire in spese sociali.

Invece di concentrarsi su un esercito unico europeo, Valpiana suggerisce la creazione di un Corpo Civile di Pace Europeo per gestire le crisi attraverso la mediazione e l’assistenza umanitaria. Questo strumento sarebbe fondamentale per prevenire conflitti e promuovere stabilità in Europa.

Il movimento pacifista chiede una politica di pace rispetto a una logica di potenza militare, sottolineando che solo una visione democratica e cooperativa può affrontare le crisi attuali. La campagna di obiezione alla guerra invita a riconoscere gli obiettori di coscienza come agenti di pace.

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI