sabato, Ottobre 5, 2024
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Appello di Cento Intellettuali contro l’Impianto Eolico in Umbria

Il progetto di parco eolico Phobos, situato tra Orvieto e il Lago di Bolsena, ha suscitato una forte opposizione tra intellettuali e cittadini, preoccupati per il suo impatto sul paesaggio e sul patrimonio culturale locale. Il piano prevede la costruzione di sette turbine eoliche alte oltre 200 metri, descritte dai firmatari di un appello come “decisamente fuori scala” e potenzialmente dannose per il fragile equilibrio territoriale, culturale e turistico della zona.

Un gruppo di oltre cento intellettuali, inclusi nomi illustri come la regista Alice Rohrwacher e il docente Giovanni Attili, ha rivolto un appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, denunciando i rischi legati al progetto. Nel loro documento, evidenziano la vicinanza delle turbine a siti storici e archeologici, come la Necropoli etrusca del Lauscello, a soli 500 metri da uno degli aerogeneratori, rischiando di compromettere il paesaggio e l’identità culturale del territorio.

Gli intellettuali richiamano anche il Codice dei Beni Culturali, che stabilisce una distanza minima di 3 chilometri tra impianti e beni protetti, una misura già ridotta rispetto alla soglia originale di 7 chilometri per facilitare la costruzione di impianti eolici. Tuttavia, il recente pronunciamento del Tar dell’Umbria ha ulteriormente abbassato questa protezione, sollevando preoccupazioni sul possibile aumento di impianti non conformi alle normative.

I firmatari mettono in evidenza la necessità di una transizione energetica realmente sostenibile, avvertendo che non deve basarsi sullo sfruttamento indiscriminato del territorio, ma deve considerare il contesto culturale, paesaggistico e sociale. Criticano quella che definiscono una “razionalità strumentale ed economicistica”, che potrebbe aggravare la crisi ecologica piuttosto che risolverla.

La mobilitazione contro il progetto Phobos si inscrive in un movimento più ampio in Italia. In Toscana, l’organizzazione Tess – Transizione Energetica Senza Speculazione, in collaborazione con gruppi come Italia Nostra, WWF e Club Alpino Italiano, sta lottando contro l’approvazione di impianti eolici e fotovoltaici che comportano abbattimenti di boschi e installazioni in aree rurali, evidenziando i rischi di speculazione a danno del paesaggio naturale e culturale.

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