Anche le prestazioni del medico di famiglia non sono tutte gratuite e alcune possono comportare costi per il paziente. Una circolare del Ministero della Salute spiega che il pacchetto di assistenza “tutto incluso” non copre tutte le prestazioni. Il tariffario delle prestazioni a pagamento deve essere esposto nell’ambulatorio e include certificati non compresi nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e prestazioni richieste in orari non convenzionali. Tra le prestazioni a pagamento più comuni ci sono le visite a domicilio non urgenti, i certificati per attività sportive non scolastiche, quelli per l’idoneità al lavoro e i certificati richiesti da assicurazioni o enti privati.
Le prestazioni gratuite del medico di base comprendono le visite ambulatoriali, le prescrizioni di farmaci, le richieste per visite specialistiche e accertamenti diagnostici, le proposte di ricovero e le cure domiciliari alternative all’ospedalizzazione. Anche i certificati di malattia per lavoratori e quelli per la riammissione scolastica sono gratuiti. Alcuni interventi, come suture e vaccinazioni, possono essere offerti gratuitamente a discrezione del medico.
L’Accordo Collettivo Nazionale stabilisce quali attività rientrano nei compiti del medico. Le visite richieste in orari notturni, nei festivi o da pazienti non iscritti sono considerate extra. Inoltre, l’ambulatorio deve essere aperto almeno cinque giorni alla settimana e l’orario di apertura varia in base al numero di pazienti. Le visite a domicilio, quando necessarie, devono essere richieste entro le 10 e possono avere un costo stabilito dal medico se non rientrano tra le prestazioni ordinarie.