Oggi si accendono polemiche riguardo alla visita di Giorgia Meloni in Arabia Saudita. Chiara Appendino del Movimento 5 Stelle critica la premier, ricordando come in passato Meloni avesse attaccato Matteo Renzi per i suoi rapporti con il principe ereditario Bin Salman, accusato dell’omicidio del giornalista Khashoggi. “Il trionfo dell’incoerenza”, afferma Appendino, sottolineando il cambiamento di Meloni che ora appare a sua agio nella tenda del principe. Anche Elly Schlein, segretaria del PD, accusa Meloni di contraddirsi quotidianamente. D’altra parte, Meloni difende le sue scelte, sostenendo che non esiste incoerenza tra le sue parole passate e le sue azioni attuali.
Le critiche si intensificano, con Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi e Sinistra che mette in discussione l’appropriatezza degli accordi firmati con un regime accusato di gravi violazioni dei diritti umani, interrogandosi se Meloni abbia chiesto chiarimenti sulla pena di morte o le punizioni in Arabia Saudita. Anche Angelo Bonelli solleva preoccupazioni simili.
Marco Osnato, di Fratelli d’Italia, difende la visita come un passo cruciale per le relazioni bilaterali tra Italia e Arabia Saudita. Tuttavia, Ivan Scalfarotto di Italia Viva critica l’assenza del Ministero degli Esteri nella delegazione, chiedendosi quale sia il ruolo del governo in queste dinamiche. La situazione evidenzia un acceso dibattito tra coerenza politica e necessità di allineamenti strategici sul piano internazionale.