La denuncia di una dottoressa ha scatenato un’indagine su presunti abusi sessuali nel reparto di Radiologia dell’ospedale di Piacenza, dove il primario, Emanuele Michieletti, è accusato di violenza sessuale aggravata e atti persecutori. L’incidente è avvenuto all’inizio di gennaio, quando la dottoressa, entrata per discutere delle ferie, è stata aggredita da Michieletti, che ha chiuso la porta a chiave e l’ha violentata. L’intervento di un collega ha interrotto l’aggressione. Dopo aver segnalato l’accaduto all’Ausl, il caso è stato portato all’attenzione della procura.
L’indagine ha rivelato un clima di omertà nel reparto, con 32 episodi di abuso filmati in 45 giorni. Michieletti era noto per i suoi comportamenti predatori, e le sue azioni erano state segnalate, ma nessuno aveva osato denunciarlo prima per timore di ripercussioni professionali. Una dottoressa ha inizialmente presentato denuncia, ma ha poi ritirato il tutto per paura delle conseguenze.
Le testimonianze confermano che il primario approfittava della sua posizione di potere, creando un ambiente ostile per le colleghe. Le vittime, in stato di prostrazione, subivano continui abusi, e le molestie erano perpetrate grazie alla pressione su di loro per rimanere nel suo studio. L’Ausl sta valutando azioni contro Michieletti, incluso un possibile coinvolgimento legale, mentre le associazioni professionali sottolineano la necessità di interrompere il silenzio e incoraggiare le denunce in tali casi di abuso.