Dobbiamo prestare attenzione all’asteroide 2024 YR4, il quale potrebbe avvicinarsi alla Terra nel 2032. Anche se il rischio di impatto è aumentato, passando dall’1,3% all’1,9% per la NASA e dall’1,2% all’1,8% per l’Agenzia spaziale europea, gli esperti considerano questa fluttuazione come normale e non allarmante. Con l’aumento delle osservazioni, la probabilità di impatto tende a crescere temporaneamente per poi diminuire, a mano a mano che i dati diventano più precisi.
L’Esa spiega che la posizione futura di un asteroide è inizialmente incerta, creando un “corridoio di rischio” ampio. Quando parte di questo corridoio si sovrappone alla Terra, l’asteroide viene considerato una minaccia. Spesso, man mano che il corridoio di rischio si restringe grazie a migliori osservazioni, la traiettoria tende a distanziarsi dalla Terra, e il rischio diminuisce.
L’asteroide 2024 YR4, di circa 40-90 metri di diametro, costituisce una sfida per le osservazioni. Attualmente, si sta allontanando dalla Terra e diventerà troppo debole per i telescopi di medie dimensioni nelle prossime settimane. Entro fine febbraio, sarà difficile da rilevare anche per telescopi professionali, e a partire da aprile, sarà monitorabile solo da strumenti avanzati come il James Webb Space Telescope o il Very Large Telescope. Entro maggio, l’asteroide scomparirà dalla vista e non riapparirà prima di giugno 2028, il che rende problematico ottenere dati sufficienti per azzerare completamente il rischio di impatto nel 2032.