Impegnarsi in attività fisica settimanali raccomandate, sia concentrate in uno o due giorni che distribuite durante la settimana, può ridurre il rischio di numerose patologie. Uno studio condotto da ricercatori del Massachusetts General Hospital, pubblicato su Circulation, ha rivelato che il modello di esercizio noto come “guerriero del fine settimana” è associato a una diminuzione del rischio di sviluppare 264 malattie. Questo approccio risulta efficace quanto un’attività fisica più uniformemente distribuita.
Shaan Khurshid, coautore dello studio, ha sottolineato l’impatto positivo dell’attività fisica non solo sulle malattie cardiovascolari, ma anche su una vasta gamma di condizioni, dalle malattie renali croniche ai disturbi dell’umore. Le linee guida suggeriscono un minimo di 150 minuti di attività moderata o vigorosa settimanale per mantenere una buona salute. Tuttavia, tra le persone che rispettano queste raccomandazioni, coloro che si esercitano per 20-30 minuti quasi ogni giorno ottengono maggiori benefici rispetto a chi concentra l’attività in 5 o 6 giorni mediante sessioni più lunghe.
I ricercatori hanno esaminato i dati di 89.573 individui dello studio UK Biobank, che indossavano accelerometri per monitorare l’attività fisica. I modelli di attività degli individui sono stati classificati in “guerrieri del fine settimana”, “regolari” o “inattivi”, in base alla soglia delle 150 minuti settimanali. È stata analizzata l’associazione tra tali modelli e l’incidenza di 678 condizioni di salute in 16 categorie, incluse quelle relative alla salute mentale e al sistema neurologico.
I risultati hanno mostrato che sia i guerrieri del fine settimana sia gli individui regolari presentavano rischi significativamente inferiori, oltre 200 malattie, rispetto agli inattivi. Gli effetti benefici erano particolarmente evidenti per le malattie cardiometaboliche, con riduzioni del rischio del 23-28% per l’ipertensione e del 43-46% per il diabete.
Khurshid ha evidenziato che i benefici dell’attività fisica sono sostanziali e che il volume totale di attività può essere più importante del modello scelto. Si suggerisce quindi di promuovere modelli di esercizio adattabili per migliorare la salute pubblica. Ulteriori studi potrebbero testare come un’attività concentrata possa influenzare la salute, incoraggiando le persone a seguire le linee guida in modo che meglio si adatti al loro stile di vita.