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domenica, 27 Aprile, 2025
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Attività Vulcanica della Bocca Nuova

L’Etna continua la sua attività eruttiva, con una colata di lava che ha raggiunto circa 3 km. Il vulcanologo Boris Behncke dell’Ingv di Catania informa che la colata sta avanzando nella valle tra il cono principale e l’antico cratere Monte Pecoraro. Inoltre, dal 10 febbraio, si registrano esplosioni stromboliane e emissioni di cenere da fessure alla base del cratere Bocca Nuova e sul fianco occidentale del Cratere di Sud-Est. Giuseppe Tonzuso ha effettuato un sopralluogo e ha confermato che si sono aperte fratture che generano bracci lavici confluenti in un unico canale. La colata è attivamente alimentata e sembra aver raggiunto quota 1.900 metri. Nel frattempo, l’attività esplosiva del cratere di Sud-Est si è intensificata, provocando contaminazione del manto nevoso con ceneri.

L’Ingv ha annunciato che l’attività stromboliana accompagna emissioni laviche e si prevede la possibilità di una evoluzione verso attività più energica, con potenziale formazione di colonne eruttive e flussi piroclastici. Dopo una fase di degassamento, dal 6 febbraio l’Etna ha iniziato una nuova fase eruttiva, con un’attività esplosiva di tipo stromboliana e, successivamente, una fase effusiva dalla fessura eruttiva alla base del cratere Bocca Nuova. Attualmente, non si rilevano pericoli per le aree abitate, ma la colata potrebbe influenzare la pista altomontana utilizzata per accedere alla vetta del vulcano. Le osservazioni sono state condotte con telecamere di sorveglianza, ma le condizioni meteorologiche hanno limitato la visibilità.

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