20.7 C
Roma
sabato, Ottobre 12, 2024
HomeEconomiaAumento dell'8,8% della bolletta elettrica nel quarto trimestre: effetti sui consumatori vulnerabili

Aumento dell’8,8% della bolletta elettrica nel quarto trimestre: effetti sui consumatori vulnerabili

Pessime notizie per quanto riguarda il costo dell’energia in Italia: dal 1° ottobre 2024, il prezzo delle bollette della luce aumenterà dell’8,8% per il ‘cliente tipo’ vulnerabile, secondo l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera). Il nuovo prezzo di riferimento sarà di 26,47 centesimi di euro per chilowattora, tasse incluse. La spesa annuale per questi utenti si attesterà intorno ai 498 euro, mostrando un calo del 27,2% rispetto al 2023, ma non sufficientemente per tornare ai livelli pre-crisi.

Attualmente, il servizio di Maggior Tutela è riservato ai soli clienti vulnerabili, come quelli che ricevono il bonus sociale, le persone over 75, le persone con disabilità o chi ha un’utenza attiva in strutture abitative di emergenza. Circa 3,4 milioni di clienti sono attualmente serviti attraverso questo servizio. L’aumento previsto è influenzato dai rincari dei prezzi all’ingrosso dell’elettricità, che seguono l’andamento dei prezzi del gas in vista della stagione invernale.

Nonostante questa aumentata spesa, i prezzi per i clienti vulnerabili rimangono più competitivi rispetto a quelli del mercato libero. In base a un’analisi svolta dall’Unione Nazionale Consumatori, nelle città di Roma e Milano, nessuna offerta del mercato libero risulta più vantaggiosa rispetto al servizio di Maggior Tutela per un cliente tipo che consuma 2.000 kWh all’anno.

Secondo il medesimo studio, un aumento dell’8,8% porterà un costo aggiuntivo di circa 43 euro all’anno per il cliente tipo vulnerabile. Pertanto, la spesa totale per l’anno 2024-2025 passerebbe da 486 euro a 529 euro per i vulnerabili, sommando questi costi ai 1244 euro per un utente tipo che consuma 1100 metri cubi di gas, portando la spesa complessiva a 1773 euro.

Infine, nonostante l’attuale aumento, i prezzi risultano ancora inferiori rispetto ai picchi del 2022, ma superiori rispetto a quelli pre-crisi del 2020. Le previsioni campionano un andamento altalenante, annullando il confronto con l’anno scorso a causa della nuova struttura tariffaria in vigore.

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI