L’autopsia effettuata sul corpo dell’85enne trovato morto a Scandicci il 27 gennaio ha confermato che la sua morte sarebbe stata causata da un’azione violenta del figlio, un uomo di 56 anni già condannato per omicidio preterintenzionale nei confronti della madre. Costei era deceduta nel 2022 a causa delle percosse subite, e il figlio era stato condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione. Nonostante l’assoluzione dall’accusa di maltrattamenti nei confronti del padre, la situazione è cambiata drasticamente dopo la morte dell’85enne.
All’arrivo dei carabinieri, l’uomo è stato trovato senza vita nel suo letto, con evidenti lividi sul corpo. Le ferite, alcune recenti, indicano un possibile maltrattamento. Dopo la morte del padre, il 56enne era sparito e rintracciato solo due giorni dopo il ritrovamento del corpo. Al suo rientro a casa, non ha saputo spiegare quanto accaduto. Il Gip ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare, evidenziando un grave quadro indiziario e il rischio di fuga.
La complessità della situazione familiare emerge chiaramente: mentre il figlio era già stato condannato per omicidio preterintenzionale per le violenze sulla madre, risulta ora sospettato dell’omicidio del padre. La vicenda segna un tragico capitolo di maltrattamenti all’interno della famiglia, sollevando interrogativi sulla dinamica di violenza e sulle violenze subite dai due anziani. Il 56enne si trova attualmente nel carcere di Sollicciano, a Firenze, in attesa di ulteriori sviluppi dell’indagine.