TRENTO. Maurizio Fiasco, sociologo, ha criticato la recente cancellazione dell’Osservatorio per il gioco d’azzardo nella nuova Legge di bilancio, evidenziando la difficoltà dello Stato nel gestire la salute pubblica di fronte al business del gioco. Nel 2023, gli italiani hanno speso 147 miliardi di euro nel gioco d’azzardo, con un aumento sia nei casinò fisici (+8%) che online (+12%). In Trentino, la raccolta online ha raggiunto quasi 400 milioni di euro. Uno studio di Demos per Il Gazzettino ha mostrato che il 52% degli intervistati nel Nordest sostiene il divieto del gioco d’azzardo, un calo rispetto al 62% nel 2018, specialmente tra i giovani, dove solo il 29% favoreggerebbe il divieto.
Giulia Tomasi, dell’associazione Ama, ha avvertito che la normalizzazione dell’azzardo rappresenta un rischio elevato, sottolineando l’importanza di un’educazione al problema e denunciando che l’azzardo online sta crescendo in modo preoccupante e non crea ricchezza locale. La situazione potrebbe peggiorare con il potenziale superamento del Decreto Dignità, che limitava la pubblicità del gioco d’azzardo. Tomasi ha messo in guardia sul fatto che l’orientamento politico sembra percepire l’azzardo come una semplice opportunità economica, piuttosto che una questione sociale da affrontare. Ha aggiunto che la pubblicità distorce la realtà, presentando il gioco come qualcosa di legale e responsabile, promuovendo l’illusione che il successo nelle scommesse dipenda dal talento. L’associazione chiede campagne di informazione più efficaci per contrastare la potenza del marketing dell’azzardo.