La Banca Nazionale Svizzera (BNS) ha annunciato una riduzione del tasso di interesse di riferimento allo 0%, segnando il sesto taglio consecutivo dal 2024. Questa misura mira a contrastare la deflazione e a prevenire un eccessivo apprezzamento del franco svizzero, che ha mostrato segni di rafforzamento, specialmente contro il dollaro.
Secondo la BNS, la pressione inflazionistica è calata rispetto al trimestre precedente e la previsione attuale di inflazione è stata abbassata a 0,2% per il 2025, 0,5% per il 2026 e 0,7% per il 2027. Questo scenario si assume mantenendo il tasso di interesse a zero; senza tale diminuzione, le previsioni sarebbero state ulteriormente negative. Attualmente, l’inflazione si attesta a -0,1%, il livello più basso dal marzo 2021.
Il rafforzamento del franco può ostacolare le esportazioni svizzere, un elemento cruciale per l’economia elvetica. Riguardo la possibilità di un ritorno ai tassi negativi, esperti indicano che a causa dell’inflazione bassa e del franco forte, la BNS potrebbe considerare ulteriori tagli di tassi.
Le azioni della BNS sono motivate anche dalla crescente incertezza economica globale, in particolare delle tensioni geopolitiche e delle barriere commerciali, che possono bloccare un ulteriore rallentamento. La BNS osserva attentamente il contesto per adeguare le sue politiche monetarie, al fine di mantenere l’inflazione nei limiti stabiliti e sostenere l’economia nazionale.
Elaborazione AI: RassegnaNotizie.it
Fonte: www.corriere.it