Alle Paralimpiadi di Parigi, l’Italia sta vivendo impressionanti successi, con 46 medaglie conquistate nei primi sette giorni, di cui 13 d’oro, 10 d’argento e 23 di bronzo. Tra queste ultime spicca la medaglia di bronzo di Bebe Vio, la leggendaria schermitrice veneziana di 27 anni, che sale sul podio per la terza volta consecutiva. Bebe, già campionessa a Rio 2016 e Tokyo 2020, ha lottato per conquistare un’altra medaglia d’oro, ma ha dovuto cedere alla cinese Kant Su in finale. Nonostante ciò, è riuscita a vincere nel ripescaggio e poi nella finale per il bronzo, battendo la coreana Cho Hye Eun, dimostrando ancora una volta il suo talento nella scherma in carrozzina.
La sua storia è incredibile: ha iniziato a praticare scherma a soli 5 anni, ma la sua vita ha subito un brusco cambiamento all’età di 11 anni quando è stata colpita da una meningite fulminante, che ha portato all’amputazione di tutti e quattro gli arti. Nonostante la tragedia, Bebe ha mantenuto un atteggiamento positivo, adottando il motto “Io posso fare tutto quello che voglio fare”. La sua energia e determinazione hanno ispirato molti e l’hanno portata a vivere esperienze memorabili, tanto da diventare un’icona in Italia.
Durante le gare, anche il cantante Jovanotti ha fatto il tifo per Bebe dal pubblico, esprimendo ammirazione per la sua forza e la sua resilienza. Dopo aver conquistato il bronzo, Bebe ha condiviso la sua felicità, sottolineando che, sebbene non fosse l’oro atteso, era comunque entusiasta del risultato.
Inoltre, in un giorno già ricco di emozioni per Bebe, l’Italia ha ottenuto altre tre medaglie d’oro: due nel nuoto, grazie ad Alberto Amodeo nei 400 stile S8 e a Monica Boggioni nei 50 rana SB3, e una nel ciclismo con Fabrizio Cornegliani, che ha trionfato nella crono su strada H1. Questi successi evidenziano la straordinaria prestazione della squadra paralimpica italiana, rendendo questi giochi indimenticabili per gli atleti e i loro sostenitori.