Nel 2024, l’Istituto per le Opere di Religione (IOR) ha registrato un utile netto di 32,8 milioni di euro, con un aumento del 7% rispetto all’anno precedente. I margini di interesse e commissionale sono cresciuti rispettivamente del 5,8% e del 13,2%, mentre il margine di intermediazione ha visto un incremento del 3,6%. Inoltre, il Tier 1 ratio è aumentato del 16,1%, raggiungendo il 69,43%, grazie a un miglioramento del patrimonio netto e a una riduzione dei rischi.
Nel 2024, l’IOR ha gestito una raccolta complessiva di 5,7 miliardi di euro, superiore ai 5,4 miliardi del 2023, e ha visto crescere il proprio patrimonio netto a 731,9 milioni, con un incremento di 64,3 milioni rispetto all’anno precedente. Il bilancio dell’istituto è stato approvato senza rilievi dalla società di revisione Mazars Italia ed è stato trasmesso alla Commissione Cardinalizia per le valutazioni di rito.
Alla luce della solidità dei numeri, è stato deliberato un dividendo di 13,8 milioni di euro per Papa Leone XIV, in linea con la missione dell’IOR di sostenere opere di religione e carità.
Negli ultimi anni, l’utile ha mostrato fluttuazioni significative: dopo un picco di 86,6 milioni nel 2012, erano seguiti vari ribassi, fino a un crollo a 16,1 milioni nel 2015 e un recupero parziale negli anni successivi. Nel 2022, l’utile era tornato attorno ai 30 milioni, nonostante le difficoltà legate a casi giudiziari che avevano coinvolto ex dirigenti dell’istituto. Il Tier 1 ratio, infine, evidenzia una stabilizzazione rispetto ai valori più critici degli anni precedenti.
Elaborazione AI: RassegnaNotizie.it
Fonte: www.ilmessaggero.it
