Il programma ‘Binario 2’, nuovo morning show di Rai 2 condotto da Andrea Perroni, Carolina Di Domenico e Gianluca Semprini, chiuderà anticipatamente il 20 dicembre 2024. La Direzione Intrattenimento Day Time ha comunicato alla produzione la decisione, evidenziando che si trattava di un esperimento innovativo, ambientato in una location unica come la stazione Tiburtina di Roma. Nonostante abbia ottenuto buone performance in replica, specialmente la domenica mattina, non è riuscito a ottenere ascolti soddisfacenti nella sua collocazione originaria.
La chiusura arriva dopo soli tre mesi di programmazione e ha sorpreso anche per il fatto che ‘Binario 2’ sostituiva ‘Viva Rai 2’ di Fiorello, che aveva raggiunto ascolti record negli anni precedenti. La Rai ha definito il programma come qualcosa che avrebbe potuto crescere e migliorare, ma ha deciso di interromperlo per motivi economici e di rispetto dei valori assegnati dall’Azienda. La nota ufficiale conclude con un ringraziamento a tutti i membri coinvolti nella realizzazione del programma.
Il Partito Democratico ha criticato aspramente la chiusura, bollando l’operazione come “un fallimento targato Telemeloni”. I membri della commissione di vigilanza Rai hanno interrogato la Rai sui costi sostenuti per questo ‘esperimento’, insoddisfatti della giustificazione di considerarlo un tentativo innovativo. Secondo loro, la dirigenza Rai dimostra una gestione editoriale fallimentare, preferendo nascondere gli errori sotto la copertura di un’innovazione piuttosto che riconoscerli. Hanno messo in discussione la responsabilità di utilizzare denaro pubblico per progetti che non mostrano una visione solida.
In conclusione, i membri democratici hanno esortato la Rai a cambiare direzione e a rispettare il mandato che le è stato affidato, evitando ulteriori sprechi di denaro pubblico attraverso giustificazioni poco convincenti. La vicenda di ‘Binario 2’ rappresenta, dunque, non solo un cambio nella programmazione, ma anche un caso emblematico di discordia riguardo alla gestione interna della Rai e alla sua responsabilità verso il pubblico.
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