Il MI6, il servizio di intelligence estero del Regno Unito, ha un nuovo capo: Blaise Metreweli, la prima donna a ricoprire questa posizione dopo 116 anni. Metreweli, attuale direttrice della divisione per tecnologia e innovazione, ha 25 anni di esperienza nello spionaggio e una laurea in Antropologia presso l’Università di Cambridge. Il Primo Ministro britannico, Keir Starmer, ha definito la sua nomina “storica”, sottolineando l’importanza dei servizi segreti nel contesto delle odierne minacce globali.
Blaise Metreweli prenderà il nome in codice di “C”, in onore del fondatore del MI6, Mansfield Cumming. Starmer e il suo predecessore, Richard Moore, hanno evidenziato la gravità delle minacce attuali, come il rafforzamento della Cina e i conflitti in corso, in particolare in Ucraina e in Medio Oriente. Moore ha descritto Metreweli come una leader di successo ed esperta di tecnologia, evidenziando l’importanza di riannodare i rapporti con la CIA.
I servizi segreti britannici comprendono dieci agenzie suddivise in quattro branche, coordinate dal Joint Intelligence Committee (JIC). Il MI6, specificamente, si occupa delle operazioni di sicurezza esterne. Metreweli non è la prima donna alla guida di un’agenzia di intelligence nel Regno Unito: in passato, Dame Stella Rimington ed Eliza Manningham-Buller hanno diretto il MI5, e Anne Keast-Butler ha comandato il GCHQ.
Le donne hanno svolto ruoli significativi anche nella storia dell’intelligence, con figure come Constance Babington Smith, Josephine Baker e Julia Child che hanno contribuito a sforzi di spionaggio durante la guerra. Melita Norwood, conosciuta come “nonna spia”, è stata un’altra figura notevole del settore.
Elaborazione AI: RassegnaNotizie.it
Fonte: www.cybersecurity360.it
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