Orbita raggiunta al primo tentativo per New Glenn, il razzo della compagnia spaziale Blue Origin, fondata da Jeff Bezos. Il decollo, rinviato più volte, è stato trasmesso in diretta e rappresenta un’importante tappa nella competizione con SpaceX di Elon Musk. New Glenn è partito dalla base di Cape Canaveral in Florida alle 2.03 ora locale, e gli applausi sono esplosi nella sala controllo quando i tecnici hanno dichiarato che lo stadio superiore del razzo era entrato ufficialmente in orbita. Tuttavia, il primo stadio non è riuscito ad atterrare sulla piattaforma marittima “Jacklyn”, come programmato. Ariane Cornell, vicepresidente dei sistemi spaziali di Blue Origin, ha sottolineato la difficoltà dell’atterraggio, specialmente al primo volo, evidenziando il valore dei dati raccolti. Il secondo stadio del razzo ha portato in orbita la piattaforma BlueRing, progettata per trasportare fino a tre tonnellate di satelliti e rilasciarli su orbite diverse. Cornell ha specificato che l’obiettivo principale era raggiungere l’orbita in sicurezza, considerandolo il vero traguardo, mentre tutto il resto era un bonus.
Il lancio, inizialmente previsto per il 14 gennaio, era stato annullato per problemi tecnici. Il razzo New Glenn, alto 98 metri e con un diametro di sette, è destinato a trasportare carichi commerciali in orbita e a rientrare sulla Terra per il riutilizzo. Elon Musk, il capo di SpaceX, si è congratulato con Jeff Bezos per il successo di questo primo volo, scrivendo sulla sua piattaforma X: “Congratulazioni per aver raggiunto l’orbita al primo tentativo!”. Musk e Bezos, due personalità di spicco della Silicon Valley, hanno fondato le loro aziende spaziali nei primi anni 2000 e competono principalmente per ottenere contratti lucrativi dalla NASA.
In sintesi, il volo inaugurale di New Glenn segna un passo cruciale nello sviluppo della compagnia, evidenziando l’impegno di Blue Origin nella corsa per l’esplorazione e il commercio spaziale.
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