La mancanza di chiarezza sulla politica commerciale americana mette in guardia le Borse europee all’inizio di una settimana importante, con il vertice della Fed in programma mercoledì. Gli investitori non si aspettano un taglio dei tassi, nonostante le pressioni di Donald Trump; analizzeranno attentamente le dichiarazioni del presidente Jerome Powell per indicazioni future. Trump ha anche affermato di non avere incontri previsti con Xi Jinping, riducendo le speranze di accordi con la Cina. Dopo una settimana positiva, che ha riportato gli indici ai livelli pre-dazi, i mercati europei risultano contrastati, con il FTSE MIB milanese sotto la parità, mentre Londra è chiusa per un giorno festivo.
Il settore petrolifero continua a essere influenzato dal calo del prezzo del greggio, con notizie su Shell che starebbe considerando l’acquisizione di Bp. Ad Amsterdam, Shell perde quota, mentre Bp resiste a Londra. Nel mercato valutario, il dollaro resta debole: l’euro vale 1,1327 dollari, il dollaro/yen è a 144,288. Il Bitcoin scende dell’1,1%. In contrasto, il dollaro taiwanese guadagna il 4,5% grazie ai negoziati commerciali con gli Stati Uniti, raggiungendo il massimo dal febbraio 2023.
Sul fronte energetico, dopo un calo mensile significativo, il petrolio continua a scendere dopo che l’Opec+ ha deciso di aumentare la produzione di 411mila barili al giorno a giugno. Il futuro del Wti scende del 3,21%, e quello del Brent del 2,89%. Il gas naturale a Amsterdam cede lo 0,8%. L’oro torna a salire, con il contratto spot in aumento dello 0,56%.