Giornata contrastata per le borse europee, con lievi rialzi per Londra e Francoforte, mentre Parigi e Milano scendono, quest’ultima con un -0,38% a causa dei ribassi nei titoli industriali. I cali più significativi riguardano Nexi (-3,11%) e altri nomi come Campari, Iveco, Prysmian e StMicroelectronics, che registrano contrazioni superiori al 2%. La giornata è stata caratterizzata da importanti dati macroeconomici: gli indici dei direttori acquisti (Pmi) nell’Eurozona hanno mostrato un miglioramento, con il valore composito che passa da 49,6 a 50,2, oltre il limite di 50 che segna il confine tra contrazione e crescita. In Italia il Pmi è stabile a 49,7, mentre in Germania risale a 50,5, il miglior risultato da maggio. Negli Stati Uniti, il Pmi composito è sceso a 52,7 punti, rimanendo comunque sopra la media europea.
A Wall Street, gli indici sono in ripresa dopo un avvio incerto; il Nasdaq torna sulla parità. Tuttavia, scendono i titoli di Alphabet, -7,5%, nonostante l’utile sopra le attese, e AMD, -7,15% dopo i conti trimestrali. Anche Apple registra un calo dell’0,70% a causa di un’indagine dell’autorità antitrust cinese sulle politiche dell’App store. Si segnala un nuovo record per l’oro, poco sotto i 2.900 dollari all’oncia (2.872, +1,06% oggi e +40% nell’ultimo anno), mentre gli investitori cercano sicurezza in questo bene rifugio a fronte delle preoccupazioni per una guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. L’euro, infine, recupera sul dollaro, arrivando a valere 1,0413 dollari, con un incremento del +0,30% oggi e del +1% nell’ultimo mese.