Inizio lievemente positivo per le borse europee, con Milano che registra un aumento dello 0,09% dell’indice Ftse Mib. La giornata precedente aveva visto un incremento dello 0,36% dopo la decisione della Banca Centrale Europea (Bce) di ridurre i tassi di interesse di 25 punti base, un intervento previsto dagli analisti. Nel bilancio provvisorio della settimana, l’indice è cresciuto di circa mezzo punto percentuale. Tuttavia, i prezzi dei titoli di Stato sono scesi, risultando in un aumento dei rendimenti, con il Btp decennale italiano che ha visto un incremento di 13 punti base, raggiungendo il 3,31%. Gli esperti hanno attribuito questa dinamica alla dichiarazione della Bce che ha evidenziato il suo impegno a continuare con la politica di riduzione dei tassi nelle prossime riunioni, decidendo in base ai dati mensili che verranno forniti. Oggi, all’inizio, lo spread è rimasto stabile, mentre i rendimenti hanno registrato un leggero aumento, fissandosi al 3,33%.
Nella notte ci sono stati significativi cali nei mercati asiatici, soprattutto in Cina, con Shanghai che ha perso il 1,96% e Hong Kong il 2,18%. La conferenza annuale di pianificazione economica di Pechino si è conclusa, e i dirigenti politici hanno chiesto una politica fiscale più stimolante, l’aumento del deficit e un moderato allentamento della politica monetaria. I mercati attendevano però segnali più efficaci. Tokyo ha registrato un calo del 1,02%.
I future sugli indici di Wall Street sono positivi, con un incremento dello 0,28% per l’S&P 500 e dello 0,55% per il Nasdaq, dopo la diminuzione della giornata precedente. A Piazza Affari, spicca Tim con un aumento dello 0,32%. Il ministero dell’Economia e Retelit, possibili acquirenti di Sparkle, la compagnia dei cavi sottomarini, hanno annunciato la possibilità di presentare un’offerta entro il 18 dicembre, due giorni dopo la scadenza stabilita. Tra i titoli in crescita, si segnalano Iveco (+1,40%) e Ferrari (+0,90%); mentre i maggiori ribassi interessano Brunello Cucinelli (-1,32%) dopo il +8% della giornata precedente e Moncler (-1,49%). Fuori dal paniere principale, Salvatore Ferragamo segna un -1,11%.