I timori di una guerra commerciale e il rischio di una recessione nell’economia americana hanno pesato sulle Borse. Nonostante un avvio in rialzo, i mercati europei hanno chiuso in forte calo, influenzati dalle perdite a Wall Street. A New York, il Nasdaq ha subito un crollo superiore al 4%, con una perdita di 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione, a causa del tonfo di Tesla, che ha visto un calo del 15%, il più grande dal 2020.
In Europa, l’indice Ftse Mib di Milano ha iniziato con un incremento dello 0,58%, mentre altre città come Londra, Parigi e Francoforte hanno registrato piccoli guadagni iniziali. Tuttavia, i mercati europei hanno rapidamente girato in negativo, con Francoforte che ha chiuso in ribasso del 1,7%. A Milano l’indice Ftse Mib ha chiuso a -0,95% a 38.225 punti. Anche i rendimenti dei titoli di stato hanno mostrato un leggero aumento, con lo spread fra Btp e Bund tedeschi che ha chiuso a 113 punti base.
Wall Street ha registrato un’apertura negativa, con il Dow Jones in calo dell’1,21% e il Nasdaq ceduto dell’1,97%. La situazione è poi peggiorata durante la giornata, con il Nasdaq che ha visto una perdita del 4,08%. Tesla, in particolare, ha influenzato negativamente altre grandi aziende tecnologiche, come Apple e Amazon, mentre i dati sulle vendite in Cina hanno mostrato un forte calo per il colosso delle auto elettriche. La quota di mercato di Tesla è scesa del 4% all’interno del settore delle auto elettriche.