Cadillac si prepara a fare il suo ingresso in Formula 1 nel 2026, affrontando una sfida ambiziosa. L’obiettivo è progettare, costruire e testare una monoposto prima della gara inaugurale in Australia, avendo a disposizione poco più di undici mesi da quando la sua candidatura è stata accettata.
Il team, che rappresenta l’unica scuderia con sede principale negli Stati Uniti, ha fissato la propria base a Fishers, vicino a Indianapolis. Oltre alla struttura statunitense, sono in fase di sviluppo alcuni reparti a Silverstone, Regno Unito. Il personale è cresciuto rapidamente, passando da un inizio di tre a quasi 600 unità.
Graeme Lowdon, ex team principal della Marussia F1, è ora a capo del progetto. Ha evidenziato che il lavoro da fare è ancora molto, sottolineando l’importanza di costruire un team competente. A Silverstone, la squadra opera in sei edifici, destinati a essere razionalizzati in tre, mentre Fishers fungerà da cuore produttivo della scuderia.
La produzione dei componenti e l’IT sono già attivi, con migliaia di disegni tecnici e ordini d’acquisto in corso. Lowdon ha spiegato l’importanza di una struttura organizzativa efficace per facilitare la comunicazione tra i vari reparti situati negli Stati Uniti e nel Regno Unito.
Con un investimento significativo anche nelle power unit tramite GM, la strategia di Cadillac punta a sfruttare il crescente interesse per la Formula 1 negli Stati Uniti, sia in termini di pubblico che di talento professionale. Il progetto mira a creare un’infrastruttura sostenibile e competitiva, gettando le basi per un futuro solido nella competizione.