Francesco Monteleone, un autista di 24 anni, è stato trasferito dagli arresti in carcere agli arresti domiciliari dopo aver travolto e ucciso Rocio Espinoza Romer, una donna peruviana di 34 anni, mercoledì mattina a Milano, in viale Renato Serra. L’incidente è avvenuto davanti ai suoi due figli di un anno e mezzo, che si trovavano su un passeggino. Il giudice Alberto Carboni ha deciso di concedere gli arresti domiciliari, nonostante la richiesta del pubblico ministero Paola Biondolillo di mantenere Monteleone in custodia cautelare in carcere per omicidio stradale aggravato dalla fuga.
Durante l’udienza di convalida dell’arresto, Monteleone ha scelto di non rispondere alle domande, limitandosi a dichiarare di non essersi accorto di quanto accaduto. Poco dopo l’incidente, era stato rintracciato nella cava di Arluno. Le indagini della polizia locale, in particolare quelle del radiomobile e del nucleo investigazioni scientifiche, hanno rivelato che dopo l’impatto Monteleone si sarebbe fermato brevemente prima di ripartire.
Nel provvedimento di liberazione, il giudice ha evidenziato l'”assoluta insensibilità” di Monteleone verso le conseguenze delle sue azioni, sottolineando che non si è presentato spontaneamente alle autorità e non ha chiamato aiuto per la donna travolta. Nonostante ciò, il giudice ha anche considerato che il giovane potrebbe aver reagito in modo inadeguato all’incidente a causa del “turbamento” emotivo che questo gli ha causato.
Il caso ha suscitato grande attenzione e dibattito pubblico, in particolare riguardo alla responsabilità degli automobilisti in situazioni di emergenza e alla necessità di prestare soccorso. La decisione del giudice di concludere per gli arresti domiciliari, piuttosto che per la custodia cautelare in carcere, ha suscitato reazioni contrastanti, con molti che si sono interrogati sulle implicazioni legali e morali del comportamento di Monteleone. La tragedia ha messo in evidenza la fragilità della vita e l’importanza dell’attenzione alla guida, specialmente in presenza di bambini.