In Campania si registra un allarme da parte dei medici di famiglia, che si trovano a gestire fino a 2.500 pazienti ciascuno. Questa situazione critica comporta una gestione del tempo sbilanciata, con i professionisti che trascorrono più tempo a compilare ricette piuttosto che a visitare i pazienti. Le conseguenze di questo sovraccarico di lavoro si riflettono sulla qualità dell’assistenza sanitaria offerta ai cittadini, preoccupando le associazioni di categoria e sollevando interrogativi sull’organizzazione del sistema sanitario regionale. La situazione richiede un’attenzione immediata per garantire una migliore assistenza alla popolazione e una riduzione del carico di lavoro per i medici di famiglia.
Elaborazione AI: RassegnaNotizie.it
Fonte: www.quotidianosanita.it