A partire dal 1° gennaio 2025, entrerà in vigore il decreto legislativo n. 110/2024, che modifica le regole sulla rateizzazione delle cartelle esattoriali. La riforma è concepita per semplificare l’accesso ai piani di pagamento, offrendo maggiore flessibilità ai contribuenti in difficoltà. Tra le novità, i debitori fino a 120.000 euro potranno richiedere piani ordinari di rateizzazione senza dover presentare la situazione economica attraverso documenti come l’ISEE. I termini per le rate previste sono: 84 rate mensili per richieste dal 2025 al 2026, 96 rate dal 2027 al 2028 e 108 rate per domande dal 2029 in poi.
Per debiti superiori ai 120.000 euro, resta obbligatoria la verifica economica, con rate che possono arrivare fino a 120 mensilità, richiedendo prove di difficoltà temporanea. Tuttavia, il sistema delle regole sulla decadenza dai piani di pagamento rimane invariato. Attualmente, le soglie di decadenza variano a seconda del periodo in cui è stata accettata la rateizzazione. Ad esempio, per i piani attivi fino all’8 marzo 2020, la decadenza scatta con 18 rate non pagate; per quelli concessi fino al 31 dicembre 2021, basta 10 rate e così via.
Questa rigidità comporta il serio rischio di perdere il diritto alla rateizzazione e di esporsi a misure esecutive come pignoramenti. Malgrado le semplificazioni, la riforma non offre protezione contro un errore di pagamento, mettendo a rischio i benefici per chi attraversa difficoltà economiche temporanee. Gli utenti dovranno gestire con attenzione i nuovi termini per evitare di trasformare un’opportunità in un rischio.
Elaborazione AI: RassegnaNotizie.it
Fonte: www.dailybest.it
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