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giovedì, Ottobre 10, 2024
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Cartello controverso contro Liliana Segre al corteo per la Palestina a Milano

A Milano, durante una manifestazione pro Palestina, è stato esposto un cartello che accusava la senatrice a vita Liliana Segre di essere un “agente sionista”, un evento che ha suscitato indignazione e preoccupazione. Segre, sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz, ha visto la sua figura attaccata da alcuni manifestanti, che hanno portato lo stesso cartello anche per il ministro della Difesa, Guido Crosetto. Il corteo, che ha visto la partecipazione di alcune centinaia di manifestanti, è stato caratterizzato da bandiere palestinesi e libanesi, e tra i partecipanti spiccava anche lo chef Rubio, che ha invitato alla partecipazione a una manifestazione a Roma.

Il direttore del Museo della Brigata ebraica di Milano, Davide Romano, ha denunciato la gravità della situazione, parlando di “ennesima manifestazione di odio” e di minacce personali contro Segre. Ha anche criticato esplicitamente il sostegno di alcuni manifestanti a Hezbollah, definita un’organizzazione terroristica.

Le istituzioni, insieme al mondo politico, hanno espresso solidarietà alla comunità ebraica e a Liliana Segre, con il presidente del Senato, La Russa, che ha condannato le violenze verbali e le diffamazioni, definendole inaccettabili. Anche Giovanni Donzelli di Fratelli d’Italia ha parlato di “indecenti minacce”, mentre Pina Picierno del PD ha sottolineato la ripresa della “caccia all’ebreo”, esprimendo solidarietà a Segre, che ha vissuto l’antisemitismo sulla propria pelle e continua a combattere contro l’odio.

Walker Meghnagi, presidente della comunità ebraica di Milano, ha esprimere preoccupazione per la gravità della situazione, affermando che ci si trova a un passo da atti di violenza aperta contro le istituzioni ebraiche e i loro rappresentanti. Ha sottolineato che l’odio antisemita in Italia ha superato ogni limite di accettabilità, paragonando gli appelli genocidi attuali a quelli del periodo nazi-fascista.

In seguito a queste manifestazioni antisemite e in vista dei prossimi cortei pro Palestina a Roma, sono state intensificate le misure di sicurezza nella zona del ghetto e presso obiettivi sensibili della comunità ebraica, con il livello di sicurezza già elevato.

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