Presentato a Roma, “Casa 2.0” è un thriller realizzato da Lampo Calenda, in collaborazione con Vitamina Cinema e Excitech Postworks, sotto la regia di Antonio Bonifacio. Il film è stato girato nelle località di Contigliano e Collebaccaro, in provincia di Rieti, e ha ricevuto il sostegno di DMS Media Partners. La proiezione si è svolta presso la sede di Anica, con la presenza di alcuni attori del cast, tra cui Arianna Aloi e Loretta Micheloni.
“Casa 2.0” si inserisce nella tradizione della saga Horror iniziata nel 1981 con “Evil Dead” di Sam Raimi, conosciuto in Italia con il titolo “La Casa”, e punta a raggiungere il pubblico sia attraverso le piattaforme di streaming che nei cinema. Il soggetto del film è stato scritto da Daniele Stroppa e Stefano Sudriè, che ha anche curato la sceneggiatura. Lampo Calenda ha sottolineato che la realizzazione del film è avvenuta grazie a “risorse private”, poiché i film di genere non ricevono adeguati finanziamenti pubblici.
La trama segue un gruppo di ragazzi che, a causa di un guasto all’auto, cercano rifugio in una casa che in passato ha ospitato un omicidio. Nel tentativo di girare un documentario, si ritrovano intrappolati in un vecchio casolare abbandonato per una notte che si rivelerà fatale. Durante la loro permanenza, una ragazza, accompagnata dalla zia ferita, si unisce al gruppo, ma la situazione prende una piega inquietante, suggerendo che qualcosa non va.
“Casa 2.0” si propone di offrire un’esperienza horror intensa, seguendo le orme delle produzioni del passato, ma con un approccio moderno. La scelta di utilizzare risorse private riflette le sfide che i film di genere affrontano nel panorama cinematografico attuale, dove spesso non ricevono l’attenzione o il supporto necessari. La produzione è quindi un’importante iniziativa per il sostegno e la promozione del genere horror in Italia.
Con il suo mix di suspense e elementi tradizionali del genere, “Casa 2.0” promette di intrattenere il pubblico e risvegliare l’interesse per un tipo di cinema che, nonostante le difficoltà, continua a trovare spazi di espressione e innovazione.