Dopo tre mesi di crescita, il numero di casi di influenza in Italia ha cominciato a calare, indicando che il picco dell’epidemia potrebbe essere stato superato. L’incidenza è scesa a 16,5 casi ogni mille assistiti, rispetto ai 17,4 della settimana precedente, come riportato dal rapporto RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità. Le fasce di età pediatrica continuano a essere le più colpite, con una stabilità nel numero di casi, mentre si registra una lieve diminuzione nei giovani adulti e negli anziani. I bambini sotto i cinque anni sono stati i più vulnerabili, con 43,0 casi per mille assistiti. La settimana scorsa, sono stati 972.000 gli italiani colpiti dai virus influenzali, calati rispetto ai oltre un milione della settimana precedente, portando il totale dei casi stimati dall’inizio della stagione a 9.806.000. Le Regioni più colpite includono Lombardia, PA di Bolzano, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo, Campania, Puglia e Sardegna.
La percentuale di campioni positivi all’influenza si attesta al 34%, in diminuzione rispetto al 39,3% della settimana precedente. Dei 3.471 campioni clinici analizzati, 1.182 erano positivi al virus influenzale: 818 di tipo A (inclusi 327 del sottotipo H1N1pdm09 e 244 di H3N2) e 364 di tipo B. Inoltre, sono stati identificati 336 campioni positivi per VRS, 57 per SARS-CoV-2 e 396 per altri virus respiratori, tra cui Rhinovirus, Coronavirus umani, Metapneumovirus, Adenovirus, Bocavirus e virus Parainfluenzali.]
