Un sospetto caso di colera è stato identificato a Brescia, precisamente presso la Fondazione Poliambulanza, dove un paziente ha mostrato “positività a Vibrio cholerae”. La notizia è stata riportata dall’Ats di Brescia, che insieme alla Regione Lombardia e all’Istituto superiore di sanità (Iss) ha avviato analisi per verificare la presenza di tossine e della malattia. È necessario determinare se il ceppo isolato appartenga ai sierogruppi O1 o O139, responsabili della grave diarrea associata al colera, oppure ad altre varietà che non pongono rischi per la salute pubblica.
Il paziente, ricoverato in terapia intensiva, è giunto in Italia dalla Nigeria il 29 gennaio e ha manifestato sintomi gastrointestinali la stessa giornata, in tarda serata. Gli operatori dell’Ats stanno conducendo un’indagine epidemiologica e hanno già individuato i principali contatti del paziente.
In caso il sospetto venga confermato, sono già state predisposte misure per limitare la diffusione della malattia. È stata attivata una comunicazione costante tra l’Istituto superiore di sanità, il ministero della Salute, la Regione Lombardia e l’Ats di Brescia per garantire aggiornamenti tempestivi. L’approccio preventivo è importante per gestire la situazione e contenere il potenziale rischio associato al caso isolato.