A seguito di un attacco missilistico russo, la Cattedrale di Santa Sofia di Kyiv, patrimonio dell’UNESCO, ha subito danni alla cornice dell’abside principale. Nonostante l’assenza di danni strutturali critici, le autorità hanno avviato ispezioni e programmi di restauro. Già nel settembre 2022, l’UNESCO aveva inserito la cattedrale e la vicina Kyiv-Pechersk Lavr nella lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo, a causa della guerra in Ucraina, che minaccia il sito culturale.
L’UNESCO ha sottolineato che le condizioni per garantire la protezione del valore universale eccellente del sito non sono più rispettate e ha esortato a evitare azioni che possano danneggiare il patrimonio culturale del paese. In risposta, l’organizzazione ha attivato il Fondo del Patrimonio Mondiale per supportare il restauro dei preziosi affreschi della cattedrale, considerati tra le massime espressioni dell’arte religiosa medievale dell’Europa orientale.
Oltre a Kyiv, anche i centri storici di Leopoli e Odessa sono stati inseriti nella lista dei luoghi in pericolo. I rischi non riguardano solo il conflitto armato, ma anche le vibrazioni delle esplosioni, che possono compromettere la stabilità di edifici storici. In una nazione in guerra, la protezione del patrimonio culturale diventa cruciale per preservare la memoria storica e l’identità culturale.
Elaborazione AI: RassegnaNotizie.it
Fonte: insideart.eu