Orbassano, 1° aprile 2025, di Antonio Chiera
Il comune di Caulonia si trova in una situazione stagnante e politica, intrappolato in interessi personali e mancanza di visione, con frazioni abbandonate e infrastrutture in declino. Sebbene definita una “bomboniera di paese”, Caulonia non è riuscita a progredire negli ultimi 40 anni, a differenza dei comuni limitrofi, e continua a soffrire per un campanilismo che divide le frazioni, impedendo progressi tangibili.
Nonostante il suo potenziale, Caulonia è ostaggio di lotte interne che danneggiano la collettività. A pochi mesi dalle elezioni amministrative, la politica locale è bloccata in un circolo vizioso di giochi di potere, lasciando i cittadini frustrati da anni di disinteresse e inazione.
La situazione infrastrutturale del comune, il terzo più grande della provincia di Reggio Calabria, è critica. I pochi miglioramenti degli ultimi decenni, come Piazza Bottari e il lungomare, sono ormai trascurati; la piazza è diventata un parcheggio incontrollato e il lungomare è stato sfruttato solo temporaneamente. Le frazioni continuano a essere trascurate, contribuendo alla desolazione del paese.
Inoltre, Caulonia affronta un’emigrazione giovanile crescente, mentre i politici locali sembrano più interessati a mantenere il loro potere che a soddisfare i bisogni della popolazione. Le decine di appelli per un cambiamento si sono rivelati infruttuosi, lasciando i cittadini a vivere in un contesto immutato.
Le prossime elezioni amministrative potrebbero rappresentare un’opportunità di trasformazione, ma affinché Caulonia possa evolversi, è essenziale che la politica smetta di essere un gioco di potere e inizi a rispondere alle reali esigenze della comunità, superando definitivamente il campanilismo.